mercoledì 8 luglio 2009

Traduzione italiana di "Where does this substantial discrepancy between the English and Italian wikipedia description of sociobiology come from?"

Ho deciso di fornire una traduzione diretta del post in inglese "Where does this substantial discrepancy between the English and Italian wikipedia description of sociobiology come from?"

[IT]

OK, se uno è in grado di leggere ambedue i testi, si nota subito una notevole diversità fra la descrizione della sociobiologia nelle versioni inglese ed italiana di wikipedia.
Ora, è ovvio che wikipedia è una cosa scritta a più mani, e ci sono persone diverse che scrivono di certe cose in una lingua e in un'altra. E magari ci sono altri siti, di carattere accademico, nei quali una differenza del genere non traspare. Questo non lo so e intendo informarmi.
Comunque, qui comincio con la parte in inglese -- farò quella in italiano a parte.
Wikipedia in inglese (EW) è abbastanza chiaro, cercando di fornire un'introduzione equilibrata sul tema sociobiologia, e naturalmente ci spiega che ne esiste una sorta di "seguito", per così dire, anche se con un approccio un pò differente, e si tratta della psicologia evolutionistica.
Il pezzo sulla sociobiologia in wikipedia italiana (IW) è una roba alquanto strana, in realtà.
In primo luogo la sociobiologia viene presentata come una sottocategoria della sociologia, ("La sociobiologia è una corrente della sociologia nata nella prima metà degli anni settanta come diretta conseguenza della crisi della stessa.") e al fine di supportare tale affermazione, IW mentiona alcuni personaggi abbastanza oscuri, che ne avrebbero inventato il nome dopo il 1945 ("John P. Scott e Charles F. Hockett"). Tuttavia, EW non nomina alcun John P. Scott, mentre c'è un tale Charles Francis Hockett, che fu un linguista americano; e tenuto conto che è conosciuto per la "his stinging criticism of Chomskyan linguistics" ("sua pungente critica della linguista Chomskyana") non credo sia stato nemmeno un grande linguista!
Poi, sempre nella voce sociobiologia di IW, le uniche due persone collegate alla sociobiologia sono Wilson e Barash. E gli anni indicati come riferimento sono il 1975 e il 1977.
Se uno legge la pagina di IW dedicata alla sociobiologia, lo si può scusare se ritiene che negli ultimi 30 anni non sia successo molto che le si possa ricollegare.
Ed è proprio questo che voglio dimostrare [che in Italia c'è un'ignoranza diffusa in materia di sociobiologia]: ogni italiano che cerchi di avvicinarsi alla sociobiologia si ritrova in una terra di nessuno devastata.
C'è un solo libro citato dalla voce "sociobiologia" di IW, è del 1980: "Sociobiologia e natura umana" di vari autori, fra i quali E.O.Wilson, a cura di Luciano Gallino).
Ci sono altre voci in IW, che sono in qualche modo collegate a questo obbrobrio sulla "sociobiologia; vedrò di tirarli fuori.

Where does this substantial discrepancy between the English and Italian wikipedia description of sociobiology come from?

[EN]

OK, so if you can read both texts, you will notice that there is substantial discrepancy between the English and Italian wikipedia description of sociobiology.
Now, obviously wikipedia is just a multi-writers thingy, and there are different people writing about certain things in one language and in another. And maybe one could find other, more academic, sites where there is no such difference. I don't know enough yet, and I will enquire about it.
However, I'd like to start by doing this in English - I'll do in Italian separately.
The English wikipedia (EW) is pretty straightforward, trying to provide a balanced presentation of the topic of sociobiology, and naturally explaining that it has had some kind of "sequel", so to speak, with a rather different slant, however, and that's evolutionary psychology.
The Italian wikipedia (IW) is a rather bizarre piece, actually.
First of all, sociobiology is introduced as a sub-branch of sociology, ("La sociobiologia è una corrente della sociologia nata nella prima metà degli anni settanta come diretta conseguenza della crisi della stessa." transl.: "sociobiology is a trend in sociology born in the first half of the 1970s as a direct result of its crisis") and in order to do that, IW mentions some rather obscure people who, it claims, invented the name after 1945 ("John P. Scott and Charles F. Hockett"). However, EW makes no mention of any John P. Scott, while there is a Charles Francis Hockett, who was an American linguist; and, considering that he is known for "his stinging criticism of Chomskyan linguistics", it can't have been much of a linguist either!
Then, the only two people actually linked to sociobiology are Wilson and Barash. And the years listed as a reference are 1975 and 1977.
If you read the IW page on sociobiology, you would be excused for thinking that for the past 30 years nothing much has happened which could be related to it.
And that's precisely my point.
Any Italian trying to approach sociobiology finds her/himself in a devastated no-man's land.
Just one book is all that the IW "sociobiologia" mentions: a 1980 "Sociobiologia e natura umana" by various authors, among them E.O.Wilson, edited by Luciano Gallino).
There are other items in IW, which are somehow related to this "sociobiologia" opprobrium, which I'll dig up and comment.

martedì 7 luglio 2009

English/Italian discrepancies - Dove l'inglese e l'italiano divergono

[En] English/Italian discrepancies

The way wikipedia describes sociobiology is an interesting example of what I mean:
Here below and excerpt from the English version and the (almost) complete text of the Italian version. A comment will follow later.

[from the English wikipedia - retrieved today]

Sociobiology is a neo-Darwinian synthesis of scientific disciplines that attempts to explain social behavior in animal species by considering the evolutionary advantages the behaviors may have. It is often considered a branch of biology and sociology, but also draws from ethology, anthropology, evolution, zoology, archaeology, population genetics and other disciplines. Within the study of human societies, sociobiology is closely related to the fields of human behavioral ecology and evolutionary psychology.

Sociobiology investigates social behaviors, such as mating patterns, territorial fights, pack hunting, and the hive society of social insects. Just as selection pressure led to animals evolving useful ways of interacting with the natural environment, it led to the genetic evolution of advantageous social behavior. Applied to non-humans, sociobiology is uncontroversial.

Sociobiology has become one of the greatest scientific controversies of the late 20th and early 21st centuries, especially in the context of explaining human behavior. Criticism, most notably made by Richard Lewontin and Stephen Jay Gould, centers on sociobiology's contention that genes play a central role in human behavior and that variation in traits such as aggressiveness can be explained by variation in peoples' biology and is not necessarily a product of the person's social environment. Many sociobiologists, however, cite a complex relationship between nature and nurture. In response to the controversy, anthropologist John Tooby and psychologist Leda Cosmides launched evolutionary psychology as a branch of sociobiology made less controversial by avoiding questions of human biodiversity.

Definition

Sociobiology is based on the idea that some behaviors (both social and individual) are at least partly inherited and can be affected by natural selection. It starts with the idea that these behaviors have evolved over time, similar to the way that physical traits are thought to have evolved. Therefore, it predicts that animals will act in ways that have proven to be evolutionarily successful over time, which can among other things result in the formation of complex social processes that have proven to be conducive to evolutionary fitness.

The discipline seeks to explain behavior as a product of natural selection; thus behavior is seen as an effort to preserve one's genes in the population. Inherent in sociobiological reasoning is the idea that certain genes or gene combinations that influence particular behavioral traits can be "passed down" from generation to generation.


[It] Dove l'inglese e l'italiano divergono

Il modo in cui wikipedia descrive la sociobiologia è un esempio interessante di quello che dico. Di seguito un estratto dalla versione inglese e nella sua interezza (o quasi) il testo della versione italiana. In seguito scriverò un commento.

[da wikipedia italiana - recuperato oggi]

Sociobiologia

La sociobiologia è una corrente della sociologia nata nella prima metà degli anni settanta come diretta conseguenza della crisi della stessa.

I precursori

Il termine sociobiologia fu utilizzato da John P. Scott e da Charles F. Hockett nell'immediato secondo dopoguerra, per descrivere una scienza interdisciplinare collocata a metà strada fra la biologia e la sociologia, fra le scienze della natura e quelle umanistiche.

In particolare, la sociobiologia nasce dall'esigenza di racchiudere l'intero agire sociale entro un unico grande denominatore: una strada che, fino alla summenzionata crisi, era seguita dagli esponenti del neopositivismo o funzionalismo. Se, nella tensione natura-cultura, nel periodo neopositivista era quest'ultimo concetto a fungere da denominatore; con la nuova corrente la matrice è di segno diametralmente opposto: l'agire umano e la socialità sarebbero totalmente riconducibili alla natura.

Non deve stupire quindi, la virata a 180° compiuta proprio da molti funzionalisti che iniziarono ad abbracciare una teoria apparentemente opposta a quella sostenuta fino a quel momento: ciò che non muta, infatti, è l'esigenza di ricondurre ogni fenomeno ad un unico assoluto riassuntivo. Non più la produzione culturale dell'uomo, ma una serie di processi di selezione naturale.

Quindi la sociobiologia istituisce un collegamento tra la teoria neodarwiniana evoluzionistica attuata in base alla selezione naturale, la idoneità del genotipo di influire sul fenotipo comportamentale, e la ottimizzazione della idoneità riproduttiva.[1]

Il punto focale della indagine sociobiologica è il rapporto genotipo-fenotipo, ovverossia gene-comportamento. I sociobiologi hanno affermato che il comportamento sociale è pur sempre un fenotipo, e perciò è legato alla interazione tra ambiente e genotipo. Questo ultimo può incidere a seconda dell'età, del comportamento ricercato, del contesto.

L'assunto dei ricercatori sociobiologi è che a causa del comportamento, il genotipo subisca l'incidenza della selezione naturale, quindi in base alle regole del comportamento adattivo differenziale, anche i geni relativi al nuovo tipo di comportamento, prenderanno il posto di quelli antichi, aumentando la percentuale di individui adattati ottimamente all'ambiente.

Le posizioni fondamentali della sociobiologia sono che un singolo o un gruppo di geni influenzino il comportamento umano, allo scopo di favorirne l'adattamento; il comportamento, individuale e collettivo, rappresenta una risposta alle pressioni dell'ambiente e del genotipo; i geni producono gli elementi necessari per una ottimale riproduzione; così come i geni sono incessanti replicatori, anche l'uomo possiede replicatori culturali, i memi, che si trasmettono da una mente all'altra.[2]

Intorno alla fine degli anni settanta, la sociobiologia ha sviluppato vari concetti pregnanti, quali la massimizzazione dell'idoneità complessiva (la motivazione primaria dell'uomo che consiste nel compiere i maggiori sacrifici per assicurarsi una linea riproduttiva), l'altruismo (ridurre il successo riproduttivo aumentando il successo altrui), l'investimento parentale (costi della riproduzione), la strategia evolutivamente stabile (rendere conveniente il bilancio tra guadagni e perdite).

1975: La "Nuova Sintesi"

La prima definizione "ufficiale" risale al 1975, ed è contenuta nell'opera Sociobiologia: La Nuova Sintesi, di E.O. Wilson : "Lo studio sistematico delle basi biologiche di ogni forma di comportamento sociale".

Enunciazione limitata dallo stesso autore che, prudentemente, si curò di premettere così:
« Resta da vedere se le scienze sociali possano essere biologizzate". Ovvero, si chiese se quest'ultime potessero essere riadattate ai princìpi fondamentali della scienza genetica. »


Lo stesso Wilson spiegò che una gran parte della sociobiologia derivava dalla zoologia, e invitava gli scettici a non scandalizzarsi se i principi, i metodi e la terminologia applicati negli studi sugli animali (topi e mosche), erano ripresi per le applicazioni sugli esseri umani.[3]

E.O. Wilson chiarì che la relazione fra i geni e il comportamento sociale umano è vincolato da tre ipotesi:

* la mente si è evoluta al punto di dipendere esclusivamente dalla cultura;
* il comportamento è vincolato dai geni e tutti possediamo il medesimo potenziale;
* la specie umana è programmata, ed è in grado di evolversi ulteriormente.

1977: evoluzione per selezione naturale

Nel 1977 esce Sociobiologia e comportamento, di D.P. Barash, opera che getta le basi per un vero e proprio neo-darwinismo: si associa la concezione sociobiologica all'etologia e al comportamentismo, al fine di dimostrare che è il livello biologico a fungere da asse portante dell'evoluzione della società.

D.P. Barash si preoccupa altresì di dettare i postulati su cui fondare tale teoria.

* Gli organismi hanno la tendenza a riprodursi esponenzialmente, in controtendeza con le collettività, che invece tendono a rimanere stabili.
* Le caratteristiche dell'individuo sono classificabili entro due macro-categorie: quella genotipica e quella fenotipica. Fanno capo alla prima le caratteristiche inerenti al corredo genetico; alla seconda quelle direttamente osservabili.
* Gli individui più "adatti" avranno maggiori chances per riprodursi: la selezione non è più legata all'idea di lotta (vedi Darwin), bensì all'idea di adattamento all'ambiente circostante.
* I fenotipi (comportamento, struttura) negativi tenderanno a scomparire col passare delle generazioni.
* Di contro, i fenotipi adatti all'ambiente si trasmetteranno con estrema facilità.

Mentre con Darwin e Spencer l'evoluzionismo era applicato soltanto alla biologia, con le nuove teorie il suo impatto viene esteso anche alla sfera del comportamento quotidiano.

Note

1. ^ "Sociobiologia e natura umana" di autori vari tra cui E.O.Wilson, ed.Einaudi, Torino, 1980 (pag.VII-VIII "Oltre il gene egoista" di Luciano Gallino)
2. ^ "Sociobiologia e natura umana" di autori vari tra cui E.O.Wilson, ed.Einaudi, Torino, 1980 (pag.XXXIV-XXXV "Oltre il gene egoista" di Luciano Gallino)
3. ^ "Sociobiologia e natura umana" di autori vari tra cui E.O.Wilson, ed.Einaudi, Torino, 1980 (pag.4-5 "Che cosa è la sociobiologia ?" di E.O.Wilson)

Bibliografia

* Edward Osborne Wilson, Sociobiologia e natura umana, Nuovo Politecnico, 1978

[Questo è il contenuto della pagina al 6 lug 2009, ultimo aggiornamento il 23 giu 2009]

lunedì 29 giugno 2009

Why Sociobiological Reading Notes?
Perché scrivere delle note di lettura sociobiologiche?

EN - Why Sociobiological Reading Notes?
This is going to be a mainly bilingual blog, where I intend to write down a number of considerations about the intersection between biology and human society.
Given that I am fairly knowledgeable in both languages, the notes will not read as an exact, or "literal" translation from one language into another.
It's rather an attempt to write down a few ideas and thoughts which may be of some use for both English- and Italian-speakers.
But these are quite different language milieux, and the difference between English and Italian is not simply a difference of scale and scope -- English is spoken as a first language by several hundred million people in all the continents of our planet, and is the global language of communication connecting thousands of millions of earthlings -- while Italian is spoken all together by perhaps some ninety million Europeans.
There is more, and it's something I can only note with sorrow. Italy, once a cradle of culture and science (as well as graphic arts and music), is now a third-world country in relation to science.
In particular, if we look at sociobiology and evolutionary psychology, as well as to a number of developments in the evolutionary approach to various aspects of the world around us, the situation is devastating.
(I will return to this shortly, with a review of a very nice book by Gilberto Corbellini, "Perché gli scienziati non sono pericolosi", Why Scientists are not Dangerous).
The Italian post below here has an additional section, explaining why I believe that the title of this blog should be somewhat different in Italian.
Herebelow will go a rendering of that section (not a word-by-word translation) that is aimed at making the same point in a way that would clarify to an English-speaker why I feel this way.
[to be added]

IT - Perché scrivere delle note di lettura sociobiologiche?
(forse dire "note di lettura scientiste" renderebbe meglio l'idea)

Questo sarà in prevalenza un blog bilingue, nel quale vorrei trascrivere una serie di considerazioni riguardanti l'intersezione fra la biologia e la società umana.
Dal momento che ho una conoscenza sufficiente di ambedue le lingue, le note non appariranno come una vera e propria traduzione (o "parola per parola") da una lingua all'altra.
È semmai il tentativo di mettere per iscritto alcune idee e riflessioni che potrebbero essere di una qualche utilità sia per gli anglofoni che per gli italiani.
Ma questi ambienti linguistici sono molto diversi tra di loro. Tanto più che la diversità fra l'inglese e l'italiano non è semplicemente legata alla scala di grandezza e all'ampiezza del proprio ambito di riferimento – l'inglese è la madrelingua di diverse centinaia di milioni di persone in tutti i continenti del pianeta, ed è la lingua globale della comunicazione, che mette in contatto miliardi di terricoli – mentre l'italiano in tutto è parlato da un novanta milioni di europei.
Ma c'è di più, ed è una cosa che mi fa male dover constatare. L'Italia, che un tempo fu una delle culle della cultura e della scienza (così come delle arti figurate e della musica), oggi è un paese del terzo mondo quando si parla di scienza.
Ed in particolare, se diamo un'occhiata alla sociobiologia e alla psicologia evoluzionistica, così come a tutta una serie di sviluppi dell'approccio evoluzionistico a vari aspetti del mondo circostante, la situazione è devastante.
(Intendo riprendere questa questione a breve, recensendo un bellissimo libro di
Gilberto Corbellini, "Perché gli scienziati non sono pericolosi").
Sopra ho scritto che invece di chiamare questo blog “note di lettura sociobiologiche”, avrei potuto usare il nome "note di lettura scientiste", per rendere meglio l'idea che lo sottende.
Ho appreso nel corso degli anni che se si ha qualcosa da dire che si ritiene importante e significativo, non ha molto senso presentarlo in modo blando ed edulcorato – gli avversari comunque non si faranno attrarre dal miele – ma in compenso si rischia di non interessare nessuno. È invece preferibile in linea di massima usare delle formulazioni chiare e anche crude, poiché se ci si esprime in modo diretto e perfino spigoloso e duro, è più facile che gli altri si ricordino di quel che si è detto. (Ricordarsi di qualcosa naturalmente non porta automaticamente alla comprensione di quel qualcosa, ma dimenticarsene certo la esclude a priori).
E proprio perché vorrei riuscire a comunicare un certo ragionamento con le note di questo blog, in Italia, dove pochi sanno cosa sia la sociobiologia, dichiararsi “scientista” potrebbe rivelarsi un modo più efficace per dichiarare che ci schiera con forza e senza mediazioni dalla parte della scienza e contro ogni ideologia. (Ovviamente lo “scientismo” è anch'esso un'ideologia, ma appunto su questo forse si apre una discussione).